SUQUET Mario

8 Gennaio, 1947 - 13 Agosto, 2022
Necrologio di SUQUET Mario
Luogo Cerimonia:
Chiesa Parrocchiale di Salto C.se
Data Cerimonia:

Partendo dalla Casa Funeraria Riva Via F.lli Rosselli 73 alle ore 14,30. Dopo la Funzione Religiosa si proseguirà per il Tempio Crematorio di Mappano


A te SUQUET Mario va il nostro pensiero...


Omaggi e dediche a SUQUET Mario

Facciamo tesoro dei momenti più belli di SUQUET Mario per le generazioni future condividendo un messaggio, raccontando una storia o dando conforto a chi ne ha più bisogno.

Non essendomi giunta in tempo utile la notizia della scomparsa di Mario mi ha fatto enormemente piacere trovare il suo necrologio sul sito delle onoranze funebri.
Scorrendo i vari omaggi tributati alla sua nobile persona, non solo mi sono compiaciuto nel leggere il messaggio scritto da ANONIMO. Molto di più. Confesso che mi sono commosso.
L'animo sensibile che ha scritto tale "poesia" conosceva ovviamente bene Mario da farne un "ritratto" autentico del caro Mario: intelligente, sensibile, educato ed anche un poco sognatore.
Avendo conosciuto Mario, esattamente come descritto da ANONIMO, mi posso solo congratulare ed associare a quanto già scritto, con il grande rimpianto per non averlo potuto accompagnare, almeno alla sua ultima dimora terrena.
Arrivederci Mario. Tu possa trovare il riposo e la pace del giusto che meriti. 

Deiro Claudio da Salto Canavese,

Sentite Condoglianze!
Famiglia Bellini 

Bellini Franco da Cuorgnè,

Vi siamo vicini in questo momento di dolore, vi porgiamo le nostre più sentite condoglianze. 

Tania Procarione e famiglia,

La società Mutuo soccorso porge le più sentito e condoglianze per la perdita di Mario 

Società mutuo soccorso da Salto,

Vi porgo le mie più sentite condoglianze per la perdita di Vostro padre 

Cinzia Dallo da Cuorgne,

Nel mio lavoro parlo con centinaia di persone.
Ci sono quelli che vanno di fretta, che hanno troppe cose da fare. A volte non alzano neanche lo sguardo dal cellulare per ordinare una pasta al pomodoro. Mangiano, pagano e si dissolvono.
Altri ti raccontano qualcosa: piccoli frammenti di vita, pensieri, gioie, solitudini. Spesso ritornano e quando non li vedo per qualche tempo, lo noto, mi domando dove li abbia portati la vita.
C'è un ristretto gruppo di clienti che diventano parte delle tue giornate, un pezzetto di famiglia, quasi amici.
E poi c'è un uomo con i capelli e la barba bianchi come la neve. Zoppica un pochino e ha un sorriso che scalda il cuore.
Chiede il permesso di entrare anche se è di casa, non dimentica mai di dire grazie e per favore. Si avvicina al banco e racconta giorno dopo giorno la sua vita. Ama le stelle, la musica, l'arte, la letteratura. Ci scambiamo libri, risolviamo insieme i rebus sul giornale, ascoltiamo vecchie canzoni, non vuole farmi vedere i suoi disegni perché si vergogna. Assaggia i miei dolci, anche se non dovrebbe, e per lui ogni cosa è buona e non avanza neanche una briciola.
Mi parla degli anni a Parigi in un tugurio e di quella bellissima ragazza olandese che gli ha spezzato il cuore.
Raccoglie le briciole di pane per darle ai passerotti.
Quando tutti i clienti se ne sono andati, si ferma ancora un po', seduto al tavolo, e mi tiene compagnia mentre faccio le pulizie. Poi torna dalla sua cagnolina, "quella stronzetta".
É un gran testardo, non si prende cura di sé, ma ogni piccola attenzione che gli si dedica, per lui è anche troppo.
Snocciola un milione di ringraziamenti tra un discorso filosofico e una battuta maliziosa, senza scadere mai nella volgarità.
E in mezzo a tutto questo mondo di racconti affascinanti e risate genuine, ho conosciuto anche la sua malinconia. Profonda, sofferta. Quel costante senso di incompiutezza che solo le persone brillanti si portano dentro.
Non so dove sia volato, ma spero che quel tormento si sia placato, che in un altro mondo quest'anima così affascinante possa finalmente fare pace con i propri rimpianti. 

Anonimo,